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lunedì 18 aprile 2011

Violenza x 1.5 milioni di persone nel mondo

1.5 milioni di persone vivono dentro un 'circolo vizioso' di violenza e guerra. E' quanto emerso dal Rapporto 2011 della Banca Mondiale dal titolo "le economie della violenza". Presentano la ricerca l'autorevole settimanle The Economist si chiede se i paesi poveri sono violenti in quanto poveri oppure sono violenti in quanto sono poveri?Non è una oziosa questione capire se è la povertà a causare la violenza, che spesso diventa guerra, oppure il contrario. Il rapporto della BM sembra affermare che è la povertà a causare la violenza della guerra e del crimine. Infatti la maggioranza dei giovani che si arruolano nelle bande criminali o nelle gang militari lo fa perchè è povero, e solo in quesot modo riesce a guadagnare qualcosa. Ma occorre anche prevenire la viiolenza e i conflitti, rafforzando le istituzioni. Infatti istituzioni capaci, responsabili e legittime sono i 'fattori comuni mancanti' che rendono alcuni paesi più vulnerabili di altri alla guerra e alle violenza. Dove c'è buona governance è più baso il tasso di conflitti interni. Il rapporto indica quattro strade che occorre perseguire con coraggio e forza, anche a livello internazionale: primo, investire nella prevenzione attraverso la sicurezza, il lavoro e la giustizia (i MDG non menzionano abbastanza i problmei della sicurezza e della violenza). Secondo, le agenzie devono sostenere e rafforzare la costruzione di confidenza  all'interno dei paesi e un maggior impegno istituzionale. Terzo, agire a livello regionale e locale per evitare tensioni da paesi esterni. Quattro, serve pazienza. Ma come dice provocatoriamente l'autore dell' Economist, "è più facile essere paziente se sei un membro della Banca Mondiale piuttosto che un leader di un paese violento e sotto la minaccia del tuo popolo o dei tuoi rivali".
http://wdr2011.worldbank.org/fulltext

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