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giovedì 31 marzo 2011

Come evitare imbarazzo in un paese straniero

Il 70% dei viaggiatori business americani prendono abbagli sul modo di comportarsi quando fanno affari all’estero. È quanto emerge dal libro di Ann Marie Sabath, autrice di “101 ways to conduct business with charm and savy”, che rivela quanto è facile cadere in errore o commettere un fraintendimenti quando si interagisce con persone di cultura e tradizione diverse dalla propria. In un articolo di Usa Today del 30 Marzo vengono anticipati alcuni suggerimenti utili per viaggiatori americano all’estero, al fine di evitare imbarazzo o ‘gaffe’, tratti dall’esperienza di tanti viaggiatori e raccolti nella guida di Lonely Planet.  Se siete in Francia non parlare di denaro durante i pranzi o le cene, così come se sete in Messico e vi apita di vedere qualcuno che mangia no mancate di dire ‘Provecho’, cioè buon appetito, anche se non lo conoscete, sarebbe considerato poco gentile. Se avete finito di bere la vostra bottiglia di vodka in Russia non dimenticatevi di metterla sul pavimento e non sul tavolo, sareste considerati maleducati. E guai, in Australia, a non offrire una bevuta gratis a ciascuno del tuo gruppo. Saranno contenti invece tutti gli amanti del cellulare quando viaggiano in Brasile, dove non è considerata maleducazione rispondere al vostro iphone anche durante una riunione, sarebbe visto come un gesto scorretto no rispondere anche se dovete interrompere la vostra conversazione o riunione.

mercoledì 30 marzo 2011

Roma, pronta ad accogliere i pellegrini per la beatificazione di papa Wojtyla

“Roma è pronta ad accogliere tutti”. Non ha paura monsignore Liberio Andreatta, vicepresidente della Opera Romana Pellegrinaggi, ad affermare, con orgoglio, che la macchina organizzativa ha pensato una “struttura modulare” per adattarsi ad accogliere qualsiasi numero pellegrini che vorranno partecipare al grande evento della beatificazione di papa Wojtyla il prossimo 1 Maggio a Roma. “Stiamo lavorando – ha precisato mons. Andreatta durante la conferenza stampa di presentazione della cerimonia - in straordinaria sinergia con le istituzioni del Comune e della Provincia di Roma per dare supporto a tutti i pellegrini che si recheranno nella capitale, non ci sono problemi. Possiamo contare sulle strutture ricettive di Roma, ma anche delle aree limitrofe e di tutta la regione”. Stanno pensando proprio a tutto i responsabili della organizzazione. Sono, infatti, stati firmati accordi con Treni Italia,  Alitalia e Atac per fornire prezzi concordati ai pellegrini e dare loro un servizio di trasporto adeguato agli orari e alle diverse ‘location’ dell’evento.  Saranno tre giorni densi di iniziative per conoscere la figura di questo straordinario pontefice. Il cardinale Agostino Vallini, vicario di Roma,aprirà le celebrazioni con una veglia il 30 aprile, al Circo massimo, alle ore 20.30. Il 1 Maggio alle ore 10.00 in Basilica san Pietro, presso l’altare della Confessione, la grande Messa di beatificazione presieduta da papa Benedetto XVI. Lunedì alle ore 10.30 in piazza san Pietro, la Messa di ringraziamento presieduta dal cardinale Tarcisio Bertone, concluderà la tre-giorni. Ma non solo celebrazioni liturgiche. L’Opera Romana ha pensato anche una serie di altre iniziative per accompagnare i pellegrini che resteranno a Roma più giorni. Un itinerario ai luoghi romani visitati da Giovanni Paolo II, una ”notte bianca” delle chiese parrocchiali per poter pregare e visitarle anche di notte e tante altre iniziative organizzate dalle singole parrocchie e comunità religiose. Il “JPII Pass” è lo strumento che l’Opera Romana ha pensato di dare a tutti i pellegrini per poter usufruire dei servizi e degli eventi sparsi per il territorio della città. Al costo di 18 euro permetterà l’utilizzo di tutti i mezzi di trasporti pubblico della capitale e dell’open bus Roma Cristiana, di avere un “pack lunch” quotidiano, un kit informativo, un’assistenza sanitaria, un’audio guida alla Basilica di san Giovanni.  “Abbiamo realizzato anche un accordo con gli albergatori di Roma e provincia – ha detto padre Cesare Atuire, amministratore delegato di ORP – in modo da evitare ogni possibile speculazione sui prezzi. La figura di papa Wojtyla,  in tanti anni di pontificato, ha dato notevoli e concreti benefici anche al turismo e allo sviluppo della città e sarebbe del tutto inopportuno e vergognoso che ora coloro che ne hanno beneficiato facciano delle speculazioni”. Per ora sono previste 300-400.000 persone ma non è un dato definitivo, tantomeno negativo,  “né minore di quello che ci aspettavamo”, ha precisato p. Cesare,  perché la “previsione di  2 milioni era stata avanzata sulla base del conteggio delle persone che hanno raggiunto Roma nei giorni della morte e dei funerali di Wojtyla. Un periodo che è durato due settimane, dagli ultimi giorni della malattia fino all’elezione del nuovo Pontefice e che quindi è da intendersi come la somma complessiva dei pellegrini”. Come è accaduto per quei giorni, anche in vista della beatificazione sono internazionali le provenienze dei fedeli, anche se i polacchi e gli italiani la fanno da padroni. “Sono contento – ha concluso divertito p.Cesare – che parecchie conferme stiano arrivando anche da paesi africani e sudamericani, così in piazza san Pietro non ci saranno solo i volti bianchi degli europei e americani e la  piazza sarà più colorata”. Non è mancata la sottolineatura sui costi di un tale evento, volutamente lasciato in mano alla diocesi di Roma e alla Città del Vaticano, che non hanno voluto pesare sulla casse dello Stato e degli enti pubblici, già duramente colpiti dalla crisi e dalla mala gestione. È stato calcolato un costo di circa 3-4 euro a persona e la presenza di alcuni sponsor privati garantirà la sostenibilità economica della macchina organizzativa. Il bilancio di tutto l’evento sarà reso presto pubblico per esigenze di  trasparenza e controllo e il denaro in avanzo, se ce ne sarà, verrà donato al centro di accoglienza della Caritas di Roma che sta ristrutturando la mensa per i poveri. Infine altri due  ulteriori segni di riconoscenza a questo grande pastore e uomo saranno la medaglia commemorativa e il francobollo dell’Istituto Poligrafico dello Stato, che realizzerà l’annullo il 1 maggio in piazza s. Pietro  e in contemporanea in tante altre piazze delle città italiane.

lunedì 28 marzo 2011

siamo sempre controllati sui nostri cellulari

Controllati ovunque, volenti o no. è questa la tragica scoperta fattada un membre del partito dei verdi tedeschi, come riferisce in prima pagina Herald Tribue di oggi. Ha scoperto di essere stato controllato dalla Deutche Telekom ogni 7 minuti cerca, in ogni suo spostamento, anche se non aveva mia aderito a Foursquare o Google latitude o simili programmi di localizzazione. Morale della favola....il nostro cellulare ci fa 'rintracciare' in ogni spostamento, consapevoli oppure no!L'unica soluzione sembra quella si..spegnerlo!!

mappa molto interessante

Ho scoperto questa mappa interessante fatta da Repubblica sul ruolo dei social media nella rivolta dei paesi arabi del maghreb.http://static.repubblica.it/repubblica/esteri/social-network/index.html

sabato 26 marzo 2011

Roma: a Porta Maggiore, panino incredibile

ieri sera, anzi eiri notte, visto che erano le 1.30 circa, mi sono perso di assaggiare il famoso 'panino zozzone' del baldacchino che si trova proprio al semaforo pria del svoltare per san Lorenzo. Mi hanno detto che vale proprio la pena!economico, squisito, saporito..insomma una vera zozzeria della note;))))). certo un panino alla salsiccia e tanto altro dentro nel cuore della notte è davvero un sfida non indifferente!!ma vale la pena affrontarla!!

venerdì 25 marzo 2011

Italia: sulla Libia sempre in ritardo

Francia e Gran Bretagna premono l’acceleratore per un’azione diplomatica, dopo aver determinato l’azione militare, tagliando fuori e bruciando sul tempo l’Italia. Tra domenica e lunedì, è stato annunciato, la Nato prenderà il comando delle operazioni militari sulla Libia, ma solo della no-fly zone!nel frattempo Sarkozy e Cameron preparano il terreno politico-diplomatico. Ancora una volta la nostra politica estera è risultata in ritardo, lenta e in confusione. Si è lasciata anticipare dagli alleati nascondendo le proprie incapacità diplomatiche dietro la scusa del ruolo della Nato. In realtà  tanti legami economici e storici con la Libia e il suo tiranno-leader non sono serviti al nostro Bel Paese per affrontare in modo intelligente e lungimirante questa crisi, potenzialmente prevedibile dopo i fatti della Tunisia e dell’Egitto. La vicinanza alle coste libiche non è stata ‘sfruttata’ per nulla.

giovedì 24 marzo 2011

vescovo di Tripoli, voce inascoltata?

E' l'unico che contina a invocare la mediazione. E' tra i pochi italiani rimasti in tera libica. chi lo ascolterà? Sua Ecc. Mons. Giovanni Innocenzo Martinelli, Vicario Apostolico di Tripoli, in Libia, chiede all'Unione Africana di superare la logica 'guerrafondaia' degli occidentali. stando ad una dichiarazione rilasciata all'agenzia Fides, esprime “la fiducia nella saggezza africana per risolvere la crisi. Gli europei si illudono di poter risolvere questa vicenda con le bombe. Diamo spazio ad una mediazione dell’Unione Africana”. Continuano i bombardamenti da parte delle aviazioni occidentali, così come i combattimenti tra le forze fedeli al regime e i ribelli che si sono impadroniti di alcune città nella Cirenaica e della Tripolitania.
Continua il vescovo cattolico a dire che “con le bombe non è che si dorma bene, ma tiriamo avanti. Quello che mi preoccupa è la situazione dei rifugiati africani, che continuano a bussare alle nostre porte, con la speranza che la Chiesa possa aiutarli ad andare in Europa. Ma questo non è il nostro compito. Cerchiamo invece di convincerli a recarsi in Tunisia dove potranno essere assistiti dalle organizzazioni internazionali. Qui a Tripoli possiamo ormai offrire assistenza solo ai casi più difficili". Mons. Martinelli è una delle poche voci forti ed autorevoli in terra libica che continua ad invocare la mediazione e il cessate il fuoco.vedi http://www.fides.org/aree/news/newsdet.php?idnews=35986&lan=ita