Cerca nel blog

giovedì 16 febbraio 2012

Mario Monti ottiene l'appoggio di Obama

Mario Monti è tornato ancora più forte dopo il suo viaggio negli Stati Uniti. Ha incassato un fondamentale appoggio per la sua azione politica in Italia dal Presidente  Barack Obama e da tanti altri esponenti della finanza e dell’economia americana.  Ci teneva ad avere il sostegno della nazione più potente del mondo e del centro economico-finanziario del globo. Monti sta lottando con tenacia e abilità a far recuperare all’Italia la credibilità perduta in questi ultimi anni. non è certo colpa solo di Berlusconi, ma di decenni di inutile spesa pubblica, di sprechi dello Stato, di lentezza burocratica, di ingerenza dello stato nel mercato che hanno progressivamente appesantito il debito pubblico e rallentato la crescita economica. Ora non solo l’Italia ha un valido leader ma anche l’Europa, come ha indicato e auspicato la copertina del Time, http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,2106512,00.html . La sua fama e il suo prestigio sono stati riconosciuti dallo stesso presidente Barack Obama alla Casa Bianca http://topics.nytimes.com/top/news/international/countriesandterritories/italy/index.html ma anche degli uffici di Wall Street http://online.wsj.com/article/SB10001424052970203315804577209341047730830.html .
In pochi mesi, circa tre, ha saputo dare una sferzata alla vita politica, economica e sociale del nostro paese. L’azione del suo governo, maturata con il corale consenso degli altri ministri che hanno lavorato con organicità e sinergia, sta cambiando l’Italia. Gli italiani si stanno abituando a fatica ad avere un governo che decide in tempi brevi e con assoluta competenza le azioni da realizzare. È vero che è un governo tecnico, nel senso che no è stato votato dai cittadini, ma è stato chiamato proprio per sistemare la drammatica e grave situazione economica e politica del paese. Le liti e i veti incrociati delle lobby hanno bloccato l’Italia.
La speculazione finanziaria ha puntato su di noi fin da questa estate aumentando progressivamente gli attacchi fino a portare al 7% gli interessi sui btp decennali e lo spread su quello tedesco oltre i 500 punti, una soglia fortemente critica vicina al default nazionale. Già l’ambasciatore americano David Thorne aveva speso parole di elogio per «l'azione del Governo Monti, che in pochi mesi ha messo in atto misure importanti per riportare i conti pubblici sotto controllo» e si è augurato che in tutta l'Europa «si creino le premesse per la crescita, perché l'austerity da sola non basta». http://24o.it/12agE1.
L’Italia ha una grande storia e una grande responsabilità nel portare avanti con fermezza l’ambizioso progetto dell’Unione Europea. La storia non è ancora compiuta perché, come disse Cavour nel 1870, “dopo aver fatto l’Italia occorre fare gli italiani”. Qualcosa di serio sta avvenendo. Ci sono segnali di una atteggiamento di verso la corruzione, la necessità civica di pagare le tasse, di cercare il merito nella carriera lavorativa e competenza nella professione.