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mercoledì 30 marzo 2011

Roma, pronta ad accogliere i pellegrini per la beatificazione di papa Wojtyla

“Roma è pronta ad accogliere tutti”. Non ha paura monsignore Liberio Andreatta, vicepresidente della Opera Romana Pellegrinaggi, ad affermare, con orgoglio, che la macchina organizzativa ha pensato una “struttura modulare” per adattarsi ad accogliere qualsiasi numero pellegrini che vorranno partecipare al grande evento della beatificazione di papa Wojtyla il prossimo 1 Maggio a Roma. “Stiamo lavorando – ha precisato mons. Andreatta durante la conferenza stampa di presentazione della cerimonia - in straordinaria sinergia con le istituzioni del Comune e della Provincia di Roma per dare supporto a tutti i pellegrini che si recheranno nella capitale, non ci sono problemi. Possiamo contare sulle strutture ricettive di Roma, ma anche delle aree limitrofe e di tutta la regione”. Stanno pensando proprio a tutto i responsabili della organizzazione. Sono, infatti, stati firmati accordi con Treni Italia,  Alitalia e Atac per fornire prezzi concordati ai pellegrini e dare loro un servizio di trasporto adeguato agli orari e alle diverse ‘location’ dell’evento.  Saranno tre giorni densi di iniziative per conoscere la figura di questo straordinario pontefice. Il cardinale Agostino Vallini, vicario di Roma,aprirà le celebrazioni con una veglia il 30 aprile, al Circo massimo, alle ore 20.30. Il 1 Maggio alle ore 10.00 in Basilica san Pietro, presso l’altare della Confessione, la grande Messa di beatificazione presieduta da papa Benedetto XVI. Lunedì alle ore 10.30 in piazza san Pietro, la Messa di ringraziamento presieduta dal cardinale Tarcisio Bertone, concluderà la tre-giorni. Ma non solo celebrazioni liturgiche. L’Opera Romana ha pensato anche una serie di altre iniziative per accompagnare i pellegrini che resteranno a Roma più giorni. Un itinerario ai luoghi romani visitati da Giovanni Paolo II, una ”notte bianca” delle chiese parrocchiali per poter pregare e visitarle anche di notte e tante altre iniziative organizzate dalle singole parrocchie e comunità religiose. Il “JPII Pass” è lo strumento che l’Opera Romana ha pensato di dare a tutti i pellegrini per poter usufruire dei servizi e degli eventi sparsi per il territorio della città. Al costo di 18 euro permetterà l’utilizzo di tutti i mezzi di trasporti pubblico della capitale e dell’open bus Roma Cristiana, di avere un “pack lunch” quotidiano, un kit informativo, un’assistenza sanitaria, un’audio guida alla Basilica di san Giovanni.  “Abbiamo realizzato anche un accordo con gli albergatori di Roma e provincia – ha detto padre Cesare Atuire, amministratore delegato di ORP – in modo da evitare ogni possibile speculazione sui prezzi. La figura di papa Wojtyla,  in tanti anni di pontificato, ha dato notevoli e concreti benefici anche al turismo e allo sviluppo della città e sarebbe del tutto inopportuno e vergognoso che ora coloro che ne hanno beneficiato facciano delle speculazioni”. Per ora sono previste 300-400.000 persone ma non è un dato definitivo, tantomeno negativo,  “né minore di quello che ci aspettavamo”, ha precisato p. Cesare,  perché la “previsione di  2 milioni era stata avanzata sulla base del conteggio delle persone che hanno raggiunto Roma nei giorni della morte e dei funerali di Wojtyla. Un periodo che è durato due settimane, dagli ultimi giorni della malattia fino all’elezione del nuovo Pontefice e che quindi è da intendersi come la somma complessiva dei pellegrini”. Come è accaduto per quei giorni, anche in vista della beatificazione sono internazionali le provenienze dei fedeli, anche se i polacchi e gli italiani la fanno da padroni. “Sono contento – ha concluso divertito p.Cesare – che parecchie conferme stiano arrivando anche da paesi africani e sudamericani, così in piazza san Pietro non ci saranno solo i volti bianchi degli europei e americani e la  piazza sarà più colorata”. Non è mancata la sottolineatura sui costi di un tale evento, volutamente lasciato in mano alla diocesi di Roma e alla Città del Vaticano, che non hanno voluto pesare sulla casse dello Stato e degli enti pubblici, già duramente colpiti dalla crisi e dalla mala gestione. È stato calcolato un costo di circa 3-4 euro a persona e la presenza di alcuni sponsor privati garantirà la sostenibilità economica della macchina organizzativa. Il bilancio di tutto l’evento sarà reso presto pubblico per esigenze di  trasparenza e controllo e il denaro in avanzo, se ce ne sarà, verrà donato al centro di accoglienza della Caritas di Roma che sta ristrutturando la mensa per i poveri. Infine altri due  ulteriori segni di riconoscenza a questo grande pastore e uomo saranno la medaglia commemorativa e il francobollo dell’Istituto Poligrafico dello Stato, che realizzerà l’annullo il 1 maggio in piazza s. Pietro  e in contemporanea in tante altre piazze delle città italiane.

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